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Udine

Cartello su rifiuti Ospedale di Udine? Grave caso in tribunale

La Procura di Udine ipotizza che la gara d’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sanitari, un affare da oltre 20 milioni di euro, sia stata falsata da un accordo tra le ditte partecipanti, con danno economico ai danni dell’Azienda Sanitaria di Udine.

A processo a partire dal prossimo 22 novembre davanti al giudice monocratico Paolo Milocco, saranno 12 imprenditori del settore, ovvero, come elencati dal Messaggero Veneto: Nunzio Scudieri, 47 anni, residente a Cremona, Sabrina Castagna, 50, di Avezzano, Giovanni Rosti, 56, di Brescia, Claudio Fumaria, 49, di Gubbio, Heinrich Hafner, 63, di Bolzano, Roberto Puviani, 53, di Rovigo, Roberto Olivi, 57, di Reggio Emilia, Cristian Maset, 44, di Fiume Veneto, Andrea Grassi, 57, di Reggio Emilia, Lorenzo Grasso, 60, di Rimini, Ruggero Favaro, 74, di Torviscosa, e Luigi Dean, 53, di Azzano Decimo.

L’esito della gara, del 3 settembre 2012, era stato l’affidamento dei servizi ad un raggruppamento che, a fronte di un affidamento di 20.588.171,04 euro, aveva portato alla spartizione dell’affare tra le ditte partecipanti mediante vari subappalto sottoscritti a favore delle società non vincitrici e di quelle rimaste escluse.

Da qui l’ipotesi del Pm di Udine Claudia Danelon sull’esistenza di un accordo tra ditte per non farsi concorrenza e poter aumentare l’introito, a conferma di un illecito accordo preventivo sarebbe l’aumento di  quasi 3 milioni che si è avuto rispetto alla migliore proposta ricevuta in occasione della gara precedente.

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Sanità Fvg: costi eccessivi, servizi peggiorati

Dal 2012 al 2016 le dotazioni delle strutture ospedaliere del Friuli Venezia Giulia sono peggiorate con un decremento di impianti, apparecchiature e attrezzature disponibili ben più ampia rispetto a quanto accaduto nella altre regioni.

Questa la sintesi della relazione di “Controllo sulla gestione afferente al settore della sanità regionale anni 2014-2017”, depositata dalla Sezione di controllo della Corte dei conti per il Friuli Venezia Giulia.

«Il decremento della disponibilità di tali beni strumentali – si legge nelle conclusioni della relazione – si pone in concordanza con altro fenomeno già evidenziato nel precedente Rapporto, ovvero la diminuzione di concorrenzialità nel confronto con le altre regioni dei servizi ospedalieri offerti dagli enti sanitari del Friuli Venezia Giulia. La perdita di concorrenzialità si è manifestata sia in una diminuzione del saldo positivo derivante dalla differenza tra i servizi offerti a cittadini di altre regioni e quelli richiesti dai residenti del Friuli Venezia Giulia a strutture sanitarie di altre regioni, sia da una diminuzione della complessità-valore dei servizi ospedalieri offerti, rappresentata dall’indicatore sintetico ministeriale il cui peggioramento era già visibile analizzando i dati dell’anno 2010».

Secondo la Corte dei conti il costo per il personale è eccessivo rispetto all’attività svolta:

“i valori di degenza media ospedaliera rilevati in Fvg sono superiori ai valori obiettivo ricercati, soprattutto nell’area chirurgica, il che espone un quadro di non adeguata efficienza del sistema sanitario regionale, che trova parziale compensazione in un moderato miglioramento rispetto al 2013 dell’appropriatezza delle prestazioni ospedaliere e in una sostanziale tenuta dei buoni livelli di appropriatezza chirurgica raggiunti nel 2013, della gestione di alcune patologie croniche e in una diminuzione dei ricoveri ospedalieri. La diminuzione complessiva dei ricoveri in Friuli Venezia Giulia  non sembra, tuttavia, potersi interpretare con certezza nel senso di un miglioramento della qualità, tenendo conto che tale indicatore presuppone una sua buona rappresentatività della qualità ed efficienza dei sistemi sanitari solo se accompagnato anche da una degenza media dei ricoveri ordinari ospedalieri di breve durata. I nuovi dati disponibili collocano la Regione Friuli Venezia Giulia ai livelli di spesa pro capite per la gestione del servizio sanitario più elevati in ambito nazionale».

«Tale circostanza – continua la relazione – unitamente alle difficoltà riscontrate nella governance sanitaria, con particolare attenzione alla riduzione dell’efficienza, si presenta significativa anche considerando gli elementi raccolti relativamente alle modalità con le quali il Friuli Venezia Giulia sta recependo importanti principi generali di sistema sull’armonizzazione contabile e controllo della spesa, ribaditi nella legislazione nazionale e presidiati dagli organi ministeriali. I mancati adempimenti regionali rispetto agli obblighi di trasparenza e coerenza delle evidenze contabili unitamente alla gestione degli obblighi di riesame e correzione di risultati di gestione degli enti pubblici di ricovero regionali non in linea rispetto ai generali parametri di efficienza, efficacia ed economicità ribaditi dalla legislazione nazionale con i piani di rientro delle aziende ospedaliere, evidenziano un sistema regionale nel Fvg che trova difficoltà nel fare proprio un sistema di trasparente rendicontazione delle attività quale base di confronto teso al miglioramento del rapporto costi-benefici delle attività svolte».

 

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