Gli insegnanti scappano al Sud utilizzando la Legge 104, ovvero la norma che consente di assistere un proprio familiare in stato di necessità.
Ha creato scandalo il dato pubblicato dal Ministero dell’Istruzione relativo ai movimenti interprovinciali degli insegnanti, da cui si evince che tutte le regioni del Sud usufruiscono in misura enorme della Legge 104, contro una percentuale bassissima, se non irrisoria delle regioni del Nord.
Può essere comprensibile che, essendo più difficile ottenere un trasferimento al Sud, gli insegnanti intenzionati a muoversi siano più facilmente portati ad utilizzare ogni strumento legale consentito, tuttavia differenze così marcate (la Calabria ha il 77%, la Sicilia il 68%, Piemonte e Lombaria 1% e Friuli Venezia Giulia… ZERO) non possono essere semplicemente dettate dalla mera opportunità di usufruire di un diritto.
Questi dati dimostrare una crescente facilità, man mano che ci si sposta verso il Meridione, ad ottenere la certificazione che sta alla base della richiesta di trasferimento.
I numeri sui trasferimenti degli insegnanti sono l’indicatore di un fenomeno grave e che riguarda tutto l’impianto della Legge 104, ed è l’ennesima dimostrazione di come un diritto può diventare un abuso.
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