Secondo un interessante studio condotto dal Comitato Pendolari Alto Friuli il servizio ferroviario regionale del Friuli Venezia Giulia è risultato il più costoso tra le regioni messe a paragone.

Il confronto è stato fatto tra percorsi di simile distanza ed è emersa una sensibile differenza sia per quanto concerne le corse singole, sia (ancora più rilevante per i pendolari) gli abbonamenti.

In Veneto il risparmio di un abbonamento per una tratta media rispetto al Friuli Venezia Giulia è del 23,24%  (in un anno il risparmio è di 282 €), in Emilia Romagna addirittura del 23,34%, in Toscana del 15%, in Abruzzo del 10,18% e in Campania del 7,02%.
Anche il costo della corsa semplice in FVG risulta tra le più care d’Italia, a parità di distanza, in Veneto si risparmia il 18,85% (7,10 € contro 8,75), in Lombardia il 16,57%, in Emilia Romagna il 16%, in Abruzzo il 24,57%, in Sicilia il 21,24% per arrivare al 40,57% della Campania. Un esempio: il biglietto Napoli-Avellino (km 81) costa 5,20 contro i 8,75 dell’Udine-Trieste (km 83).

Il Comitato non manca di notare che la Regione FVG è una delle poche che non ha ancora firmato il nuovo contratto di servizio sul trasporto ferroviario. A fine 2017 la Giunta Serracchiani ha deliberato la proroga tecnica del contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018 e 2019 per complessivi 82,6 milioni di €.

stazione di Udine, una volta

stazione di Udine, una volta

Il contratto vigente risale al 2009 e quest’ultima risulta la terza proroga dopo quelle del 2012, 2015 e 2016.

Al di là delle tariffe, rimane comunque da sottolineare che la puntualità dei treni regionali risulta essere una delle più alte, avendo totalizzato un 94,7% di treni in orario nel 2017.

Volendo poi notare gli aspetti positivi, è facile constatare che la qualità del servizio, intesa come confort dei mezzi, igiene e sicurezza, è da considerarsi più che accettabile in Friuli Venezia Giulia, specie comparando il servizio locale con gli altri, ad esempio con la  Lombardia, che offre un servizio regionale degno del terzo mondo, non solo in termini di affollamento e puntualità, ma persino in termini di sicurezza come tristemente si è potuto constatare con la recente tragedia.

Per consultare l’intera indagine sulle tariffe, apparsa anche sul Messaggero Veneto, cliccare su questa scritta.

 

(immagine di anteprima: Pippo Rizzo “treno notturno in corsa”)