I lavori per la realizzazione del parcheggio sotterraneo di piazza Primo Maggio a Udine hanno provocato danni alle costruzioni (anche storiche) circostanti, che ancora non è stato possibile risarcire anche per i consueti problemi sopravvenuti in carico alla ditta appaltante.
Al di là di questo, i residenti lamentano di essere ora presi di mira dal Comune stesso che ha inviato i vigili urbani a multare sistematicamente le loro auto lasciate in sosta sulla via Portanuova come da anni avveniva.
Pare proprio che il Comune si comporti come un bambino capriccioso, esattamente come ha fatto quando dopo l’apertura del parcheggio sotterraneo ha raddoppiato le tariffe della sosta di superficie in piazza Primo Maggio.
La logica che sottende un tale comportamento è semplice: il parcheggio sotterraneo deve essere pieno a costo di costringere gli utenti ad utilizzarlo tramite multe o aumenti generalizzati.
Parrebbe naturale che un’opera pubblica debba avere il fine di essere utile ai cittadini, pare invece che il parcheggio sia per il Comune di Udine una sorta di obbligo da imporre a tutti.
Si riporta in calce l’articolo inerente alla protesta dei residenti, apparso sul Messaggero Veneto del 25 febbraio 2017.