Il Senato è riuscito ieri a salvare Minzolini,  già condannato dai tribunali a 2 anni e mezzo di reclusione.

 

Le immagini dell’esultanza sono squallide e dicono più di ogni parola, il significato è chiaro: evviva, abbiamo salvato uno dei nostri. Oltre ai gradi previsti dai processi, solo per certi individui esiste un ulteriore grado di appello, che può salvare una persona già condannata. Senza nemmeno aver vergogna di gioire come per un gol della propria squadra, quegli stessi apatici parlamentari che dormono durante le sedute in cui si legifera, eccoli saltare e abbracciarsi.

 

senatori esultano e toccano la testa di Minzolini, condannato a 2 anni e mezzi e salvato dai compari

senatori esultano e toccano la testa di Minzolini, condannato a 2 anni e mezzi e salvato dai compari

 

Certe immagini non possono che schifare chi abbia anche solo un minimo di moralità e fanno anche arrabbiare. Non è certamente elegante la reazione di Di Maio dei Cinque Stelle che ha dichiarato che quello che l’quello a favore di Minzolini è stato un “voto eversivo, non lamentatevi della violenza“, ma è quanto meno comprensibile.

 

Bravi i Cinque Stelle? A gridare contro quanto successo in Senato direi di sì, ma proprio loro hanno cavalcato insieme alla Cgil l’affossamento dei Voucher che il Governo ha preferito eliminare, fuggendo a gambe levate dal confronto politico che avrebbe costituito il referendum, riproponendo una trappola come quella in cui è già caduto Renzi con tutta la sua riforma costituzionale.

 

Ebbene il vigliacco governo non ha ragionato, non si è messo a studiare la faccenda, proponendo una riforma migliorativa, ha preferito arrendersi. In molti rimpiangeranno i voucher, ma contava solo evitare problemi elettorali e poter andare avanti fino a fine legislatura, nessun altro fine pare avere questo governo, se non vivacchiare e sopravvivere. 

 

I Cinque Stelle tuttavia dimostrano ancora meglio di essere come tutti gli altri. A Genova Beppe Grillo sconfessa la decantata democraticità del proprio movimento ed elimina la vincente delle “comunarie” come candidato sindaco. Come dire: la democrazia e regole valgono fin quanto non lo dico io. Bravo Grillo, che differenza c’è dunque?

 

Esattamente come successo con Minzolini, la giustizia è uguale per tutti, ma non per i politici, che dopo la Cassazione possono ancora ricorrere al Senato; la democrazia dei Cinque Stelle è similare, vale finchè Grillo non dice il contrario.

 

All’indecenza non c’è fine.

 

minzolotti 2

Pace e bene, Minzolini salvato dagli amici senatori….