Continuano i casi dei cosiddetti furbetti del cartellino, ovvero i dipendenti pubblici che in vario modo, nonostante i badge che registrano ingressi e uscite dall’ufficio, creano ogni modo per stare ovunque tranne che al lavoro e alla fine vengono beccati in massa e finiscono alla gogna sui giornali. L’ultimo caso è del Comune di Milazzo (clicca qui per leggere l’intero articolo tratto dal sito AskaNews del 3 ott 2016) dove gli indagati sono ben 58.
Le ultime leggi colpiscono duramente questo tipo di comportamento e il web non risparmia commenti pesanti su questi “lavoratori”.Pochi però sottolineano il vero problema che si nasconde dietro a questo ricorrente fatto di cronaca:
GRAN PARTE DI QUESTI BEN PAGATI DIPENDENTI NON SERVONO A NULLA
Generazioni di politici hanno assunto decine, centinaia o migliaia di amici, elettori e parenti e hanno riempito i palzzi pubblici di scrivanie, cattedre e uffici inutili, dove poi far sedere gente illicenziabile e la cui assenza dall’ufficio non comporta assolutamente nessun disservizio (come la loro presenza non porta alcun servizio…).
Il badge serve a costringere le persone in ufficio, ma basterebbe che queste persone avessero un ruolo e una funzione e sarebbero i colleghi stessi a costringerli a non allontanarsi.
Se uno servisse a qualcosa non occorrerebbe la Guardia di Finanza e le telecamere nascoste per accorgersene!!!
il Cavaliere Blu
RobinUd – 4 ottobre 2016