La Regione Friuli Venezia Giulia deve nuovamente mettere mano alla cassa per ricapitalizzare il Mediocredito e intanto l’attuale Cda fa causa contro gli ex amministratori.
Mediocredito Fvg ha infatti mosso azione di responsabilità contro gli amministratori che l’hanno diretta dal 2005 al 2008 (gestione di Flavio Pressacco) perchè, a dire dell’attuale Cda guidato da Cristina Compagno, responsabili di un elevatissimo accumulo di crediti deteriorati.
Nel frattempo la Regione Fvg è costretta a sborsare ulteriori 16,4 milioni che vanno quindi a sommarsi ai 38,5 già stanziati nell’ultima manovra bilancio.
Se si considerano gli esborsi degli ultimi anni, sempre necessari per tenere in piedi la struttura, emerge che il Mediocredito abbia la necessità di essere ricapitalizzato ogni anno, con decine di milioni a carico della Regione che puntualmente vengono versati senza garanzia che l’anno dopo non si debba ricominciare da capo.
Flavio Pressacco, presidente dal 2005 al 2008, chiamato in causa dall’attuale Cda presieduto da Cristiana Compagno, si difende oggi sulle pagine del Messaggero Veneto, dichiarando che la cifra di 230 milioni di euro, corrispondente ai crediti concessi dalla sua gestione e ora inesigibili, è tutto sommato proporzionata alla grossa attività che la banca svolgeva all’epoca. Il calo dell’attività bancaria di Mediocredito Fvg negli anni seguenti avrebbe dunque portato alla riduzione dell’accumulo di crediti inevasi, rimanendo simile in realtà la percentuale di sofferenza rispetto ai crediti concessi.
L’unica certezza è che il contribuente si sobbarca da anni i costi di varie gestioni obiettivamente disastrose e che quest’anno dalle casse della Regione Fvg sono usciti 55 milioni di euro senza alcuna garanzia che l’istituto torni a operare in modo funzionale ed efficiente.