La strada “Ferrata” è un’arteria extraurbana che taglia la bassa friulana in diagonale da Udine Ovest fino quasi a Portogruaro, assumendo la denominazione di SP95 nel tratto di Udine e di SP40 nel tratto pordenonese.
La pericolosità della “Ferrata” è un fatto ineluttabile e nel corso degli anni si sono susseguiti incidenti spesso con esiti tragici (vedasi qui articolo del Messaggero Veneto dello scorso 7 novembre, inerente il dibattito politico sorto dopo l’ennesimo epilogo mortale); l’ultimo dei quali, avvenuto all’incrocio di Galleriano, in comune di Lestizza, ha portato al ferimento grave dell’ex sindaco della stessa Lestizza (vedasi qui l’articolo inerente l’incidente).
Affrontando in modo tecnico il problema, va premessa una considerazione: la strada taglia in diagonale la bassa friulana su di un tracciato pianeggiante e sostanzialmente rettilineo, senza incontrare nessun centro abitato. Di per sè sarebbe ideale per poter essere quella che in gergo automobilistico si definisce un’ottima strada, ovvero scorrevole, facile, rapida per gli spostamenti. Cosa dunque la rende pericolosa?
Sono 3 gli elementi che trasformano quella che apparentemente è un’ottima strada in una tratta ad alta incidenza di incidenti in rapporto al transito (relativamente basso):
- Gli incroci a raso
- La velocità elevata dei veicoli, facilitata da traffico relativamente scarso e dalla natura di fatto rettifila
- Il fatto che venga percorsa da utenti che la usano come parte di un viaggio di lunga distanza
Contrariamente infatti a quale possa essere il comune percepire, studiando la sicurezza stradale si può infatti constatare che tratti rettilinei eccessivamente lunghi, invece di migliorare la sicurezza grazie alla loro facilità, creano aumento di incidenti poichè inducono gli autisti ad aumentare la velocità e a ridurre l’attenzione.
L’elevata velocità unita e gli incroci a raso sono un’abbinata notoriamente mortale, problema al quale ormai da anni la risposta è costituita dalle rotatorie.
Una rotatoria ben realizzata, limita la velocità dei veicoli e ne abbassa l’angolo di impatto negli eventuali scontri, riducendo in modo esponenziale la pericolosità. In una strada come la Ferrata, la creazione di rotatorie è senz’altro fastidiosa per chi la percorre per lunghi tratti, ma in realtà non incide in modo considerevole sui tempi di percorrenza, ne ridurrebbe in modo immediato la pericolosità.

incrocio a raso tra Galleriano e Nespoledo, comune di Lestizza
Le rotatorie avrebbero anche il vantaggio di ridurre la velocità dei veicoli, perchè un rettifilo lungo 7 km (come quello che si incontra dall’inizio della Ferrata sino alla rotonda tra Talmassons e Bertiolo) è sicuramente agevole per l’automobilista, ma lo spinge ad aumentare man mano la velocità ritenuta da lui corretta. Altri rettilinei esagerati si incontrano tra la rotonda di Varmo, Codroipo e Rivignano e quella di Morsano (5km compreso il ponte sul Tagliamento) e tra quest’ultima e quella di Teglio Veneto (7km circa anche questo).
Il terzo elemento, ovvero che la Ferrata, viene utilizzata da autisti impegnati in lunghe tratte, aumenta a sua volta la velocità dei veicoli, con ciò che ne consegue.
E’ infatti provato che guidatori che debbono percorrere lunghi percorsi, sia per la smania di arrivare lontano che per l’eccesso di confidenza dovuto all’assuefazione alla guida (senza contare ovviamente l’aumento del rischio della stanchezza) sono in
dotti a incrementare la propria velocità. La Ferrata viene scelta da questo tipo di guidatori per evitare il pagamento dei pedaggi autostradali. Nel caso specifico, il prezzo del tratto autostradale corrispondente, è molto elevato: 5,20 euro infatti è il prezzo della tratta Udine Sud-Portogruaro.
Analizzando il percorso della Ferrata, si nota che in comune di Lestizza, i tre incroci principali sono a raso, così come quello tra Flambro e Bertiolo. Con 4 rotatorie da realizzare al posto di queste intersezioni tradizionali, si otterrebbe un immediato miglioramento della pericolosità, con costi relativamente ridotti, si eliminerebbero alcuni punti critici e si abbasserebbe la velocità dei veicoli (il primo rettilineo di 7km sarebbe infatti diviso in 4 tronconi), con conseguenze minime in termini di tempi di percorrenza per gli utenti.
Le rotonde non piacciono a tutti, ma sono decisamente utili e sono indubbiamente una delle principali cause della riduzione della mortalità a seguito di incidenti stradali verificatasi in Europa nell’ultimo decennio.
La Ferrata per essere più sicura va resa purtroppo leggermente meno comoda.